Genesi
E dio creò il mondo in sette giorni Il primo giorno creò l’amore e, dolcemente, vibrò la vita nell’occhio del caos
Il secondo giorno creò il vento e i semi dell’amore si sparsero per tutta la terra
Il terzo giorno creò il mare con le sue alghe, ed i suoi pesci e la canzone delle balene
Il quarto giorno creò la musica e in ogni creatura mise un canto differente
Il quinto giorno creò le piante sacre con il profumo dell’eternità
Il sesto giorno creò l’uomo e la donna, e diede loro la conoscenza dell’orgia e la cura dei figli
Il settimo giorno creò la danza, celebrando le sue opere
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Tutti siamo uno
La Forza che ci conduce è la stessa che incendia il sole, che anima le maree che fa fiorire i ciliegi.
La forza che ci muove è la stessa che fa vibrare il seme e il suo messaggio di vita immemore.
La danza genera il destino seguendo le medesime leggi del fiore sospinto dalla brezza.
Nel girasole dell’Armonia tutti siamo Uno.

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Nel centro
Scommetterò tutta la mia vita sulla poetica dei piccoli atti
Entrerò ogni giorno in questa trama dello sconosciuto che sostiene gli oggetti comuni
Tirerò fuori la mia forza del sentimento puro di essere nel centro
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Il Mondo è Grande
E tuttavia ci incontrammo dove mai avremmo potuto immaginare
Il Mondo è tanto grande e tuttavia camminammo presi per la mano, guidati solo da tulipani rosa
il mondo sembrava incontenibile con 25 mari con isole e lagune, con giacimenti e montagne, con deserti di lacrime, con scale di sogno e tuttavia respiriamo insieme.
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La Danza
La danza si genera a se stessa Come un gelsomino Nella brezza invernale.
Sorge lieve all’inizio e si trasforma in uragano sostenuta appena per le braccia che si sollevano:
il frondoso albero del mondo offre il suo frutto finale il danzatore nel suo rito di totale abbondanza.

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Unicità
L’intelligenza divina si trasmette attraverso migliaia di anni
per affrontare nella nostra coscienza come memoria dell’eterno.
Siamo cugini dei fiori e avi del vento che ci feconda.
Siamo dei paesi del mare, siamo i discendenti impazziti delle conchiglie.
Siamo, nel sogno della terra, crisalidi e larve, orme di stelle e negli abbracci eterni respiriamo la luce cosmica.
E dall’amore riapprendiamo i circuiti squisiti dell’intelligenza divina, il sentire palpitante della vita.
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L’impossibile può succedere
Perché abbiamo più energia di quella che riceviamo abbiamo luce negli occhi e uccelli migratori perché l’impossibile può succedere.
i nostri passi in di convinzioni attraverso labirinti di amore…
Argonauti attraverso il mare sconosciuto in cerca del vello d’oro interiore perché abbiamo più energia del miracolo.
L’illusione, il germoglio del rovere tagliato l’uragano con nome di donna ed il cuore che palpita anche senza amore perché l’impossibile può succedere.
L’angelo azzurro nel nostro letto aspettando suo nuovo destino perché il miracolo ha il viso d’angelo.
Abbiamo figli nel breve spazio di cento anni e nostro amore è infinito.
Abbiamo una lettera d’amore nella mano e grandi messi dorate e una spina del sogno. Perché l’impossibile e il quotidiano
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Amando le cose vicine
Le cose vicine mi sorridono nel vento popolato di baci Amando ciò che è più vicino arrivi ad amare il più lontano
Accarezzando le sabbia abbracci tutta la terra, le sue rocce, le sue vendemmie
Mordendo il raggio di sole divori il corpo del tuo amore assente ti nutri di lontananze bevendo le acque che ti bevono Leggendo la nostra storia nel bocciolo di una rosa descrivi tutti gli amori
Ho bisogno di questa storia di giardini sul mio petto come un morto riempito di semi per ascendere dall’oscurità.

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Abbandonarsi al gioco
Abbandonarsi totalmente al gioco Questo è il segreto della nostra gloria
Abbandonarsi senza reticenze al gioco di ricevere l’immensità e prendersi cura di lei come ci si prende cura di un bambino
Abbandonarsi alla missione impossibile di, semplicemente, dare frutti
Abbandonarsi alla rugiada senz’altra opzione che l’estasi Perché diventare parte del gioco è guadagnarsi a sé stesso.
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Antichità del gesti
“I gesti che ci portano L’energia del cielo
I gesti che parlano un idioma antico, l’ellissi del vento e mai ripetono la stessa storia.
Gravidi siamo di eternità. Sulla pelle, solcata da rughe, stanno i cammini dell’infanzia.
La danza della vita ci torna sensuale La danza della morte una partenza verso il paradiso”
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